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lunedì 17 dicembre 2007

Autodifesa degli Studenti e dei Genitori sulla scadente preparazione culturale dei

Da alcuni mesi sono state rese pubbliche le indagini svolte sia in Italia che in altre Nazioni Europee e non sulla preparazione culturale dei Giovani.

Da esse è scaturito un risultato molto poco rassicurante sugli Studenti Italiani. Essi sono considerati tra i peggiori d’Europa. Su 57 paesi sono arrivati trentaseiesimi e sono stati battuti anche dagli Studenti dell’Estonia, Slovacchia, Macao,Taipei, Croazia e Polonia.

In questi ultimi giorni sono giunti nel portale web dello scrivente www.sampognaro.it tantissime comunicazioni, quasi tutte critiche, da parte di Studenti e di Genitori italiani che hanno detto il loro parere a riguardo. Anche se può ritenersi valida la considerazione per la quale tante persone affermano che i giovani non vogliono più dedicarsi in modo efficiente allo studio perché sono interessati a tante altre problematiche, perché considerano di avere già tutto dalla vita e anche perché sono stati erroneamente educati nell’ambito familiare, le verità della scadente preparazione è principalmente da ricercarsi nelle Istituzioni Scolastiche.

· GLI STUDENTI affermano in sintesi quanto lo scrivente scrisse una decina di anni fa nel documento “DIALOGO TRA LE VARIE COMPONENTI SCOLASTICHE” presente anche nel suo sito (Sezione Scuola). Molto spesso si incontrano professori che sono molto preparati culturalmente ma non riescono a trovare un metodo adatto al grado culturale degli studenti ai quali essi devono rivolgersi doverosamente con il metodo didattico più appropriato. COLORO CHE INSEGNANO DEVONO SAPERE CHE I GIOVANI SONO I MIGLIORI E PARIMENTI I PEGGIORI LORO GIUDICI.

Gli alunni accettano ben volentieri e desiderano ardentemente quei docenti che non solo si presentano preparati nella materia che insegnano, ma, principalmente , che riescono a capirli psicologicamente con il dialogo. Durante il dialogo che ne seguirebbe il docente dovrebbe dare tutti i consigli che ritiene necessari per la risoluzione del caso, ma senza strapotere ed accettando i ragionamenti positivi degli alunni e facendo comprendere il danno che ne deriverebbe nell’accettare i ragionamenti negativi. Vi sono anche docenti che, non riuscendo a spiegare una argomentazione se non in un preciso determinato metodo, si mettono continuamente in urto coi loro allievi che, giustamente e nel loro interesse, pretendono dal professore una spiegazione più semplice.

A riguardo appare fondamentale quanto presente nel documento “DIDATTICA VINCENTE PER LA MATEMATICA” che può essere sviluppata anche per le altre materie. In esso si ribadisce che: Il docente di Matematica deve spiegare un determinato argomento all’inizio della prima ora delle due che sicuramente ha a disposizione nella settimana. La sua esposizione non deve durare più di un’ora. Nella seconda ora dividerà la classe in gruppi non numerosi (al massimo di 4 persone) nel quale deve essere presente, ma non obbligatoriamente, un tutor (con preparazione superiore rispetto gli altri). Il professore dirà ai gruppi di sviluppare o i quesiti teorici o pratici spiegati prima, muovendosi tra i vari gruppi e spiegando i punti di maggiore difficoltà fin quando il gruppo diventa completamente autonomo. Ringraziare spesso i tutor che in questo modo tenderanno a dare il massimo nello spiegare gli argomenti ai più deboli. Il sottoscritto ha potuto constatare che, così facendo, aumenta la fiducia degli alunni sui propri mezzi e verso il docente che non viene più visto come colui il quale tenta di bocciarlo, ma come colui che cerca in ogni modo di fargli acquisire nuove conoscenze. Questa biunivoca fiducia porta, quasi sempre, a cogliere dei risultati insperati.

I GENITORI comunicano che, come è scritto anche nel documento “LE VERE CAUSE DELLA SCADENTE PREPARAZIONE DEGLI STUDENTI”, tantissimi Presidi impongono ai loro Docenti l’attuazione di progetti educativi, alcuni validi, ma i rimanenti, che sono di gran lunga la maggioranza, di nessuna validità per il miglioramento culturale degli Studenti. Quasi sempre quest’ultimi vengono attuati per un riscontro economico. I Dirigenti Scolastici, che possono essere considerati degli Imprenditori, ottengono dallo Stato dei finanziamenti che dovrebbero servire per l’attuazione di validi corsi di aggiornamento sia per i Docenti che per gli Alunni, come quelli sul miglioramento della Preparazione Psico-Pedagogica o della Patente Europea di Informatica o sulla Legalità.I Presidi preferiscono invece fare sviluppare tanti altri progetti di basso valore culturale, ma che garantiscono loro un minor costo economico uscente ma un migliore avanzo economico. Fanno attuare anche, ma in minima misura, i precedenti progetti, di gran lunga più validi per Docenti e Studenti, ma, spesso, facendo pagare anche cospicue somme ai giovani. La conseguenza negativa principale è che gli Studenti vengono costretti spessissimo, a ritornare, nelle ore pomeridiane a Scuola e, alla fine, non rimane loro il tempo necessario per una valida preparazione nelle materie da studiare per il giorno successivo.
Per gli Studenti potrebbe essere molto più costruttivo tornare a Scuola per consultare uno sportello didattico che offra loro, con la presenza di qualche Docente, una migliore preparazione con una differente didattica, su una materia dove incontrano serie difficoltà per evitare anche un successivo debito formativo.


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